In Penguin Adventure voi impersonerete Penta, un pinguino che deve raccogliere e portare a casa la mela d’oro per salvare la sua principessa, Penko Hime. Il gioco si presenta come una sorta di racing game, con la differenza che qui, dovrete guidare un pinguino attraverso dei percorsi a tappe e cercare di evitare nemici e ostacoli naturali come tronchi, buche, piante, macigni etc. Dalle buche spesso usciranno dei pesci che rappresentano il vostro contante. Infatti, se da un lato dovrete evitare le buche grandi, dall’altro dovrete cercare di entrare in quelle piccole, perché all’interno di esse si nasconde un negozio dove è possibile utilizzare il pesce raccattato in giro per comprare una miriade di accessori che vi faciliteranno il viaggio. Tra questi, una pistola per sparare ai nemici, delle scarpe che vi consentiranno di andare più veloci, un cappello con elica che vi farà saltare più in alto, e una piuma che vi permetterà di planare. Oltre al negozio avrete la possibilità di giocare d’azzardo con una slotmachine e vincere altri pesci da spendere. Ogni tanto farà la sua comparsa un cuore che cambierà di colore ciclicamente. Ogni colore vi darà un dono diverso per un periodo limitato di tempo, come l’invulnerabilità o la possibilità di volare. Cosa ancora più rara sono delle ali che appariranno solo saltuariamente durante il tragitto. Se riuscirete a prenderle volerete diritti nello spazio, dove potrete rifornirvi di pesci, compresi i rarissimi pesci gialli. Ogni pesce giallo corrisponde ad una vita. Ogni tre tappe un gigantesco boss vi si parerà davanti. Quest’ultimo tiene prigionieri alcuni pinguini, e più velocemente lo sconfiggerete, maggiore sarà il numero di pinguini che riuscirete a liberare.
Penguin Adventure (primo titolo di Hideo Kojima, il papà di Metal Gear), è il seguito di Antartic Adventure, gioco Konami uscito nel lontanissimo 1984. La prima cosa che stupisce di questo bellissimo titolo è la giocabilità. Il concept elementare vi consente di prendere subito confidenza con i comandi e una volta che inizierete a giocare, non riuscirete più a smettere. Graficamente siamo abbondantemente sopra la media, con dettagliatissimi fondali simil3D (come i giochi di corsa dell’epoca), che scorrono via lisci come l’olio, specie dopo aver preso le scarpette, sprite grandi e ben definiti con un ottimo utilizzo della palette cromatica dell’Msx. La ciliegina sulla torta è rappresentata dalla varietà di gioco. Sia i nemici che gli scenari cambiano in continuazione e anche quando vi si ripresenterà lo stesso scenario, avrà nemici e ostacoli diversi, come le palle infuocate che escono dalle buche o le barriere che spuntano dal terreno. Il sonoro non sfrutta alcuna cartuccia aggiuntiva, dato che il titolo è del 1986 e la Konami non aveva ancora creato l’SCC, a ogni modo l’accompagnamento musicale risulta alquanto gradevole con motivetti orecchiabili ed effetti sonori ottimamente realizzati (alcuni verranno successivamente ripresi per altri titoli, come Knightmare e Firebird). La longevità è assicurata dai 25 livelli di gioco con una difficoltà crescente e calibrata alla perfezione. Per il nostro amico pinguino prendere quella mela e tornare a casa non sarà una passeggiata, ma con un po’ di perseveranza tutto è possibile (anche se al suo posto avrei cercato un’altra principessa!).
Penguin Adventure è un gioco da amare follemente, è uno dei pochi titoli ad aver trasceso il tempo, risultando altamente godibile anche dopo 30 anni dalla sua uscita. Consigliato assolutamente a tutti, retrogamer e non.