[Top] I migliori platform game pubblicati su Commodore Amiga – Parte 1/3

Il Commodore Amiga è una macchina eccezionale che per quasi un decennio ha spopolato tra i videogiocatori di tutto il mondo. Nel corso di questi anni sono usciti migliaia di giochi di ogni genere, tra cui ovviamente i Platform Game. Se prendete il database di LemonAmiga scoprirete che per questo fantastico computer  sono stati pubblicati quasi seicento giochi a piattaforme. E’ vero, molti sono titoli mediocri e spazzatura, ma tra quei seicento titoli si nascondono anche veri capolavori e gioielli dimenticati dal tempo. Per trovarli bisognerebbe spulciarli tutti, operazione che terrebbe impegnato per mesi anche il videogiocatore più impavido. Per facilitarvi le cose ci abbiamo pensato noi di Gamesreplay. Abbiamo selezionato 50 tra i più bei platform game usciti sul 16bit Commodore. Per rendere tutto più semplice, l’elenco è stato diviso in tre parti che vi presenteremo separatamente a cadenza casuale. Vi ricordiamo che la classifica è puramente soggettiva e i titoli non sono stati messi in ordine di preferenza, ma soltanto alfabetico. Detto questo, ecco a voi…

I Migliori Platform Game per
Commodore Amiga – Parte 1/3


Apprentice (1990 – Rainbow Arts)
Pubblicato da Rainbow Arts nel 1990, in Apprentice  controllerete un apprendista mago che dovrà liberare il mondo dal malvagio dominio del drago Fumo, per poter diventare così un mago a tutti gli effetti. Apprentice è un platform canonico con 17 livelli pieni di piattaforme, monete, scatole e qualche elemento puzzle. Sparsi nei livelli ci saranno anche dei negozi in cui potrete spendere le monete raccattate. Questo delizioso titolo programmato da Axel Hellwig, venne accolto piuttosto positivamente dalla stampa e dal pubblico, soprattutto grazie alla bellissima colonna sonora composta da Chris Hülsbeck e al gameplay molto semplice e immediato.


BC KID (1992 – Ubi Soft)
Bonk’s Adventure, conosciuto anche con il nome di PC Genjin è un platform game sviluppato dalla Red Company e pubblicato nel 1990 dalla Hudson Soft sul Pc Engine della Nec. Nel gioco controllerete un cucciolo di cavernicolo dalla testa enorme di nome Bonk che dovrà attraversare le terre selvagge di Moonland, piene di dinosauri famelici, cavernicoli malvagi e altri letali pericoli, nel tentativo di raggiungere e sconfiggere Re Drool e liberare così la terra dalla sua tirannia. Come Unica arma Bonk avrà la sua enorme testa, che potrà usare per prendere a craniate i nemici, e la sua possente mascella, utile per aggrapparsi a qualsiasi cosa. Bonk’s Adventure per anni fu la mascotte ufficiale del meravigioso 8bit della Nec e la fama del gioco permise la realizzazione di svariati porting, alcuni seguiti, remake e un paio di spin-off. Uno dei migliori porting venne realizzato dai Factor5 nel 1992 e pubblicato da UbiSoft su Commodore Amiga con il nome di BC Kid. Identico dal punto di vista della struttura dei livelli, delle stanze e bonus nascosti, BC Kid poteva però vantare una grafica molto più definita e colorata, una colonna sonora decisamente più pulita e cristallina e grazie all’aggiunta del secondo tasto per saltare, un gameplay pressoché immutato rispetto all’originale. Il capolavoro dei Factor5 venne acclamato dalla stampa specializzata, ed è considerato tuttora come uno dei migliori platform game del 16bit Commodore.


Bubble Bobble (1988 – Firebird)
Bubble Bobble è un platform game creato da Fukio Mitsuji e pubblicato da Taito nel 1986. Successivamente venne convertito per un numero impressionante di sistemi domestici. Il malvagio Baron Von Blubba ha rapito le fidanzate dei due fratelli Bub e Bob, e trasformato questi ultimi in due draghetti. Nei panni dei due fratelli dovrete attraversare i 100 livelli che vi separano dal cattivo e ucciderlo per poter salvare le vostre fidanzate e ritornare nella forma umana. Bubble Bobble è nella top ten dei migliori giochi dei tutti tempi ed è uno dei giochi più convertiti di sempre. Negli anni oltre ai vari seguiti ufficiali, sono usciti una miriade di conversioni, remake, reboot, cloni etc. La versione Commodore Amiga, è stata realizzata da Software Creations nel 1988 ed è uno dei platform game più amati, non tanto per la realizzazione tecnica che seppur ben fatta, non è proprio paragonabile alla controparte arcade, ma per il gameplay semplice e magnetico, un gameplay immediato che non ti fa smettere più di giocare. Anche la versione Amiga è sicuramente tra i platform game più belli di sempre. 


Chuck Rock (1991 – Core Design)
Chuck Rock è un platform game sviluppato da Core Design nel 1991 su Commodore Amiga e successivamente convertito per altri sistemi. Nel gioco controllerete il cavernicolo Chuck e dovrete aiutarlo a salvare la sua compagna Ophelia, rapita da Garry Gritter. Negli anni vennero sviluppati svariati porting, anche sulle console giapponesi e un seguito intitolato “Son of Chuck”. Chuck Rock è tuttora considerato uno dei migliori platform game usciti sul 16bit Commodore e per diversi anni fu la mascotte di Core Design. 


Ghosts’n Goblins (1990 – Elite)
Realizzato da Capcom nel 1985 per il mercato arcade, successivamente è stato convertito per i maggiori sistemi casalinghi dell’epoca. Nel gioco impersonerete il Cavaliere Arthur che dovrà salvare la sua amata combattendo demoni, non morti e altri mostri di varia natura fino a scontrarsi con il demone Astaroth in persona. Ghost’n Goblins è uno dei giochi più famosi e più amati di sempre, considerato da molti una vera e propria pietra miliare del mondo videoludico. La versione Amiga, pubblicata da Elite nel 1990, è una conversione magistrale. Una fedele riproduzione del cabinato Arcade, che ancora diverte e incanta.


James  Pond II: CodeName Robocod   (1990 – Mille)
Platform game sviluppato da Vectordean e pubblicato nel 1991 da Millennium. E’ il secondo capitolo della saga di James Pond. “Dopo la distruzione della Acme Oil Co. nel primo James Pond, il Dr Maybe ha preso il controllo della fabbrica di giocattoli di Babbo Natale e sabotato la produzione di regali trasformando questi ultimi in pericolose creature. James Pond dovrà liberare la fabbrica e fermare i piani del malvagio scienziato. Per farlo indosserà una nuova tuta che gli permetterà di allungarsi per raggiungere luoghi altrimenti inaccessibili e il suo nome in codice diventerà RoboCod”. La versione Commodore Amiga riscosse un grande successo di pubblico e critica, aggiudicandosi tra gli altri un 93% su CuAmiga, un 96% su Datormagazin, un 90% sulla nostrana The Games Machine e viene considerato tuttora uno dei migliori platform game del 16bit Commodore. 


Leander   (1991 – Psygnosis)
Leander è un platform game ad ambientazione Fantasy, sviluppato da Traveller’s Tales, pubblicato nel 1991 dalla Psygnosis su Commodore Amiga e successivamente convertito su Atari ST e Sega Megadrive. Nel Gioco controllerete il Principe Leander che dovrà attraversare il suo regno per uccidere il perfido Lord Tyeger (o Thanatos) e salvare la sua amata, la principessa Lucanna. L’uscita di Leander fu un clamoroso successo. Venne osannato da tutti grazie a una grafica superba, all’incredibile sonoro e al gameplay quasi da console giapponese. The Games Machine lo premiò con un “Top Score” e un punteggio di 96%. Un titolo indimenticabile che noi di gamesreplay consigliamo a tutti.


LionHeart   (1993 – Thalion)
Realizzato e pubblicato da Thalion nel 1993, nel gioco impersonerete un indomito guerriero di nome Valdyn e dovrete attraversare un territorio ostile per recuperare una reliquia sacra rubata al re. La trama non è certo delle più intriganti, tuttavia Lionheart passò alla storia per essere stato forse il gioco che sfruttò maggiormente le capacità tecniche del 16bit Commodore. Grafica mozzafiato con centinaia di colori su schermo, decine di livelli di parallasse, animazioni fluide e veloci, musiche sinfoniche realizzate dal geniale Matthias Steinwachs, e un gameplay tipicamente arcade con la possibilità di aggiungere il doppio tasto. Gli amighisti dell’epoca finalmente potevano vantarsi di avere un gioco stile Rastan Saga programmato in maniera sublime. Consigliato assolutamente.


Myth   (1993 – System 3)
Myth: History in the making, è un platform game sviluppato dalla System 3 per Commodore 64, e poi convertito per diversi altri sistemi dell’epoca. Un barbaro chiamato Ankalagan viene assoldato dagli Dei per affrontare una impresa epica: eliminare Dameron, un dio dissidente dell’Olimpo. Per compiere la missione, Ankalagan dovrà prima affrontare vari livelli ambientati nelle leggende mitologiche greche, nordiche ed egiziane, affrontando creature epiche, mostri e divinità tra cui Hydra, Medusa, Thor e Anubis. Ogni livello è infarcito di enigmi che dovranno essere risolti per passare a quello successivo. Grazie alla cura e all’altissima qualità del gioco, Myth ottenne un grandissimo successo all’epoca. La splendida versione Commodore Amiga venne premiata con un giudizio di 96% su Amiga Action e un 93% su The Games Machine. 


Parasol Stars   (1992 – Ocean)
Prodotto e pubblicato da Taito nel 1991. Parasol Stars: The Story of Rainbow Islands II è il terzo gioco della serie di Bubble Bobble, e, come il suo diretto predecessore Rainbow Islands, ha per protagonisti nuovamente Bub e Bob in forma umana e non più sotto forma di draghetti. Il gioco è l’unico della serie a non essere mai stato distribuito in formato coin-op. Parasol Stars è comparso per la prima volta sul PC Engine della Nec, convertito poi, per un numero piuttosto limitato di sistemi tra cui Nintendo Game Boy, Commodore Amiga, Atari ST e Nes. La versione Commodore Amiga, realizzata e pubblicata da Ocean nel 1992 è un ottimo porting che seppur limitato in certi frangenti (manca il parallasse dell’originale e il secondo tasto per saltare), riesce a mantenere inalterato il gameplay e il divertimento che ha reso così popolare la versione Nec.


Prince of Persia  (1990 – Domark)
Pubblicato da Brøderbund nel 1989 su Apple II e successivamente convertito su molti altri sistemi, Prince of Persia venne interamente realizzato da Jordan Mechner con il rotoscoping (tecnica utilizzata anche per Karateka, il suo precedente gioco). Il malvagio Visir Jaffar complotta per salire al trono. Rapisce l’unica figlia del sovrano, e getta il suo giovane amore nelle segrete del castello. Voi impersonerete quest’ultimo e avrete solo un’ora per trovare e salvare la vostra amata principessa. Il successo di Prince of Persia fu clamoroso. Convertito per decine di sistemi negli anni 80 e 90, in questi ultimi anni, sono uscite edizioni aggiornate per le console di nuova generazione e per i sistemi mobile. Con il passaggio su Commodore Amiga, il principe di Persia guadagnò una grafica nitida e pulita, con un’animazione molto fluida e raffinata che la rese una delle versioni migliori dell’epoca. Il gioco guadagnò una moltitudine di riconoscimenti e recensioni con voti altissimi, che lo trasformarono in un vero e proprio cult game, ancora oggi amatissimo dai retrogamer.


Rainbow Islands  (1989 – Ocean)
Sviluppato e pubblicato da Taito nel 1987 per il mercato Arcade, Rainbow Islands è il seguito ufficiale di Bubble Bobble. Il gioco inizia esattamente dove terminava il suo predecessore. Bub e Bob sono finalmente tornati umani e hanno salvato le loro fidanzate, ma da un messaggio apprendono che altre persone hanno subito la loro stessa sorte e sono state portate sulle isole arcobaleno, così i due fratelli decidono di andarle a salvare. Rainbow Islands fu convertito per i maggiori sistemi dell’epoca ed è considerato uno dei migliori titoli Taito. La versione Commodore Amiga realizzata da Andrew Braybrook e pubblicata da Ocean nel 1989, è un vero e proprio capolavoro con una cosmesi quasi identica alla controparte Arcade e un gameplay perfetto. Il gioco venne premiato con voti altissimi dalla stampa specializzata tra cui 97% su CU Amiga, 97% su Amiga Action, 96% su Amiga Power, 96% su Computer+videogames, e 95% su Amiga Format. Anche a distanza di tre decadi, Rainbow Islands riesce a incantare e stupire come la prima volta.


RodLand  (1991 – Storm)
Platform game creato da Jaleco nel 1990, originariamente come arcade e poi convertito per alcuni sistemi casalinghi, tra cui il Commodore 64 e il Commodore Amiga. Nel gioco dovrete aiutare le due sorelle Tam e Rit a salvare la loro mamma, rapita e rinchiusa nella “Maboots Tower”. Per raggiungerla dovrete superare decine di livelli ricolmi di creature ostili. Avrete a disposizione la “verga di Sheesanomo”, con cui potrete creare un campo di forza per imprigionare i nemici e sbatterli sul pavimento fino a ucciderli. La splendida versione Commodore Amiga, realizzata da The Sales Curve e pubblicata da Storm nel 1991 è quasi un “100% Arcade Perfect”, termine con cui si indicano le conversioni indistinguibili dalle loro controparti Arcade. Una grafica colorata e tipicamente giapponese, una colonna sonora deliziosa e un gameplay solido come una roccia, rendono questo platform game uno dei più belli disponibili per il 16bit Commodore.


 SuperFrog  (1993 – Team17)
Sviluppato interamente su Commodore Amiga nel 1993 da Team17, SuperFrog è uno dei pochi platform game a non essere una conversione di qualche famoso Arcade giapponese. Un povero principe viene trasformato in ranocchio da una perfida strega che poi rapisce anche la sua principessa. Mentre il ranocchio è seduto sconsolato sulla riva di un fiume, trova una bottiglia di Lucozade, la prende e la beve. Grazie ai poteri della bibita, il ranocchio si trasforma in un supereroe e parte alla ricerca della sua amata. Superfrog ebbe un notevole successo sia di critica che di pubblico, grazie soprattutto alla grafica pulita e frenetica e all’ottimo gameplay. E’ da molti considerato uno dei migliori platform game dell’era 16bit ed è tra i migliori titoli sviluppati dagli inglesi Team17.


The New Zealand Story  (1989 – Ocean)
Realizzato e pubblicato da Taito nel 1988 The New Zealand Story è uscito inizialmente per il mercato Arcade e successivamente è stato convertito per i maggiori home system dell’epoca. Nello zoo di Auckland in Nuova Zelanda, la Foca Leopardo Wally Walrus rapisce tutti i Kiwi eccetto uno che riesce a mettersi in salvo. Voi controllerete proprio Tiki, il kiwi scampato al rapimento, e dovrete aiutarlo nell’ardua impresa di liberare tutti i suoi amici. Anche se negli anni non ha raggiunto la popolarità di altri titoli come Bubble Bobble o Rainbow Island, New Zealand Story resta comunque un bellissimo esempio di design e programmazione, amato da molti, soprattutto dai fan di Taito. La spettacolare versione Commodore Amiga, realizzata da Choice Software e pubblicata da Ocean Software nel 1989 è uno dei porting meglio riusciti dell’epoca, secondo solo alle versioni giapponesi uscite su PcEngine e FmTowns. Un gioco giocabile e longevo caldamente consigliato a tutti i fan dei platform game e di Taito.